In una lettera aperta a ministeri e autorità, l'Associazione italiana di epidemiologia (AIE) ha indicato 4 punti su cui ci si dovrà concentrare a livello nazionale e regionale per interrompere la catena di contagi durante la cosiddetta Fase 2: il rafforzamento delle attività di identificazione dei casi, il loro isolamento extra-domiciliare, l’identificazione tempestiva dei contatti, l’estensione delle capacità di accertamento virologico dell’infezione a partire dalle categorie ad alto rischio e l’identificazione dei focolai di contagio. L'accertamento dei casi richiederà "un massiccio e tempestivo investimento sul potenziamento dei laboratori addetti alla diagnostica virologica (strumentazioni, reagenti, personale e formazione) che deve ispirarsi per tempestività e determinazione a quello messo in atto per l’adeguamento della rete ospedaliera, anche dal punto di vista del governo della procedura che non può che essere centralizzato nelle funzioni della Protezione Civile, per assicurare analoghi livelli nelle capacità diagnostiche sul territorio nazionale". Contemporaneamente, si dovrà provvedere all'utilizzo di supporti tecnologici per il tracciamento dei casi in modo da intervenire tempestivamente: "non è infatti possibile immaginare nel nuovo scenario epidemico che si continui con la registrazione cartacea dei dati e la loro successiva digitazione nei sistemi informativi". A tal proposito, secondo l'AIE, si dovrà provvedere a "definire un sistema informativo unico nazionale per la registrazione delle attività di contact tracing e di indagine dei focolai epidemici; adeguare il Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19 nazionale; consolidare, estendere e potenziare la Sorveglianza Sindromica COVIDnet; prevedere un sistema informativo per la gestione periferica delle informazioni derivanti dall’App Immuni". L’implementazione della App "deve essere accompagnata da una chiara definizione dei percorsi di gestione delle persone che ricevono la segnalazione di esposizione, dei dati generati e delle responsabilità associate". Ma il contenimento del virus è legato soprattutto alla previsione di due azioni prioritarie: mettere in isolamento/quarantena i possibili casi e i contatti al momento della segnalazione e non alla notifica dell’esito del test; allestire strutture alberghiere COVID per isolamento/quarantena dei casi confermati asintomatici e strutture di bassa intensità per l’isolamento dei casi pauci-sintomatici. [Leggi la lettera su Scienza in Rete]