Di nuovo in questi giorni numerosi giornali e televisioni stanno dando spazio ad un comunicato della SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) che annuncia importanti scoperte sul particolato e il virus, descrivendole persino come importanti per le decisioni che andranno prese nelle prossime settimane. Dispiace di dover rilevare come, anche questa volta, le “scoperte” descritte nei comunicati sono vaghi indizi, del tutto preliminari, a oggi non ancora soggetti alla peer-review degli esperti del settore; e le conclusioni sono un mix di confusione e wishful thinking. Di motivi per ridurre le emissioni di particolato, o di gas climalteranti, ce ne sono già fin troppi; a prescindere dall’epidemia di COVID-19 dobbiamo ridurre l’inquinamento dell’aria e contrastare drasticamente il riscaldamento globale. Non occorrono teorie - non ancora dimostrate - che mostrino altri possibili pericoli legati al particolato, e che rischiano di contribuire solo alla confusione nella comunicazione di materie complesse, in un momento in cui sarebbe più utile che gli scienziati parlassero in modo chiaro, responsabile ed efficace. [Leggi l'articolo su scienzainrete.it]