Due anni fa le prime affermazioni prive di evidenze sui "complotti del 5G" erano rimaste confinate alla nicchia dei cospirazionisti a tempo pieno come David Icke, che in un video aveva parlato di "Armageddon delle frequenze" e di un primo passo verso la sorveglianza e il controllo delle menti umane mediante l'intelligenza artificiale. Negli ultimi mesi però molte di queste paure sono diventate mainstream ed è nata una nuova teoria che mette in relazione la tecnologia 5G e la pandemia di coronavirus: secondo alcuni le antenne del 5G peggiorerebbero i sintomi del Covid-19, altre fonti assicurano che i sintomi sarebbero causati dal 5G e non da un virus, mentre altri ancora sostengono che non ci sia nessuna epidemia e che sia tutta una copertura per permettere l’installazione delle antenne 5G. Poi c’è chi dice che il virus sia stato creato in laboratorio dai cinesi per usarlo contro gli americani (o "gli occidentali"), durante “la guerra per il 5G”, ma che qualcosa “sia andato storto” a Wuhan. Ed esiste anche la versione speculare, secondo la quale gli americani avrebbero creato il virus per usarlo contro i cinesi, però gli sarebbe sfuggito di mano. È bene precisare subito che si tratta di teorie senza alcun senso, false e prive di evidenze scientifiche, come spiegato dall'Istituto Superiore di Sanità. [Leggi l'articolo su Valigia Blu]