Sistemi sanitari deboli, pochi posti in terapia intensiva, un basso numero di medici in proporzione a quello degli abitanti e alcune regioni con il problema di uno scarso accesso all'acqua pulita per lavarsi le mani. Sono queste le ragioni che preoccupano esperti e Organizzazione Mondiale della Sanità sugli effetti di una grande diffusione in Africa di COVID-19, nonostante i casi (almeno ufficiali) siano ancora relativamente pochi. A più di un mese e mezzo dopo il primo caso in Egitto, secondo gli ultimi dati ufficiali, in Africa – dove vivono più di 1 miliardo e 200 milioni di persone – risultano oltre 10mila infetti (con quasi 500 morti e 989 guariti) in 52 Stati su 54. Ma il timore è che quelli non tracciati siano molti di più e questo non significa che il peggio sia scampato. [Leggi l'articolo su Valigia Blu]