«Si sta diffondendo un po’ l’idea che il Veneto abbia gestito meglio l’epidemia (poco più di 10 mila casi e 500 decessi). Io non voglio sminuire il lavoro prezioso dei colleghi veneti, ma bisogna capire che la situazione non è paragonabile. Così come è sbagliato pensare di adottare in Lombardia le stesse soluzioni. Una volta che il virus si espande su larga scala fare a tutti il tampone, oltre che impossibile per la quantità di esami che andrebbero svolti, è inutile. Il test dice solo se in un determinato momento sei positivo, non se lo diventi dopo un giorno. Quando il contagio è ormai diffuso l’unica arma per bloccare la diffusione è l’isolamento sociale», spiega il virologo Fabrizio Pregliasco. E aggiunge anche: «Calcolare oggi il tasso di mortalità non ha senso perché è rapportato al numero di tamponi eseguiti che sottostima, fino a dieci volte, il numero reale di malati». [Leggi l'articolo sul Corriere della Sera]