Eliminare dal conteggio dei dimessi/guariti per COVID-19 i casi con status di guarigione non noto e distinguere le guarigioni cliniche da quelle virologiche. È la richiesta della Fondazione Gimbe a ministero della Salute e Protezione civile, che ogni giorno riportano nel bollettino i dati aggregati in tre macro-categorie - "attualmente positivi", "dimessi/guariti" e "deceduti" - la cui somma corrisponde al totale dei casi riportati dall'Italia all’Osservatorio mondiale della Sanità (OMS). «Al fine di non alimentare un irrealistico senso di ottimismo sul reale andamento dell’epidemia – conclude Cartabellotta – rischiando di affidare le decisioni sanitarie e politiche ad un numero che contiene anche casi ancora attivi, la Fondazione GIMBE chiede al Ministero della Salute e alla Protezione Civile di allineare la comunicazione pubblica ai criteri di guarigione clinica e virologica ribaditi il 19 marzo dal Comitato Tecnico-Scientifico». «Al fine di sanare questa misclassificazione e garantire la massima trasparenza – aggiunge Lorenzo Pregliasco di YouTrend che con la Fondazione Gimbe sta analizzando i dati di 8 regioni italiane – è indispensabile uniformare i dati comunicati dalle Regioni alla Protezione Civile, con la diffusione dei dettagli in formato open data per consentire ai ricercatori di effettuare analisi sui dati grezzi e su unità geografiche a livello di provincia e di comune». [Leggi l'articolo sul Sole 24 Ore]