(AGI) - Roma, 26 set. - Alessandro Sallusti va condannato per diffamazione, ma è necessario valutare se gli debba essere accordato uno sconto di pena con la concessione delle attenuanti generiche. Questo il parere espresso dal sostituto pg di Cassazione Gioacchino Izzo, che, nella sua requisitoria, ha sollecitato, per il direttore del Giornale, l'annullamento con rinvio alla Corte d'Appello di Milano della sentenza che lo aveva visto condannato a 14 mesi di carcere, "limitatamente alla mancata valutazione della concessione delle attenuanti generiche". (da Il Foglio)
Aggiornamento: La Cassazione ha confermato la condanna a 14 mesi per Sallusti (Adnkronos).
Aggiornamento / 2: Secondo il giudice Bruti Liberati l'esecuzione della condanna sarà sospesa «in automatico»(repubblica.it)

Riportiamo qui l'articolo pubblicato su Libero nel 2007 e per il quale il direttore Sallusti (allora direttore di Libero) è stato riconosciuto colpevole.

Sulla vicenda segnaliamo l'articolo di Bruno Saetta La diffamazione non è un reato di opinione: il caso Sallusti  (equivoco che va chiarito, visto che in questi giorni molti hanno parlato di reato d'opinione) e l'articolo di Alessandro Robecchi Due o tre cosucce sul caso del martire Sallusti. E perché non è il caso di piangere citato oggi da Michele Serra nella sua Amaca (anche se Serra confonde Libero con Il Giornale).

Valigia blu nei giorni scorsi si è occupata di un altro aspetto della questione con un post di Matteo Pascoletti Nessuno tocchi Sallusti. E i giornalisti precari chi li difende?