Post Robot & Lavoro

La cupezza del Pd e altre storie

22 Aprile 2013 5 min lettura

author:

La cupezza del Pd e altre storie

Iscriviti alla nostra Newsletter

4 min lettura

Cadeeeeeeeeeeeeeee il Pd

#NapolitanoBis, reazione #Pd - Bersani lascia, dimissioni di tutta la segreteria: Enrico Letta annuncia congresso corriere.it/politica/speci…

— CorrieredellaSera (@Corriereit) 20 aprile 2013

> Ascoltare. La caratteristica che in questi anni è mancata alla classe dirigente del Partito Democratico. La base, i militanti, la società civile sono stati tenuti fuori dal partito. Non è un caso se politici disposti ad ascoltare vengano preferiti, con la condivisione di proposte e idee passata in secondo piano. Questo non hanno voluto fare Bersani&C. Di questo sono morti, politicamente parlando.
Piovono Rane - Di cosa è morto il Pd

> Giorgio Napolitano raddoppia il settennato da Presidente della Repubblica. Ma il voto per il Quirinale ha segnato vittorie e sconfitte politiche. Tra i vincitori lo stesso inquilino al Colle per l'affermazione della sua linea politica con un governissimo di durata. Anche Berlusconi può festeggiare con l'elezione di un Presidente con cui può convivere e con la realizzazione di un governo di larghe intese. Sicuramente, Nichi Vendola che con la sua linea di rottura nei confronti dell'accordo Pd-Pdl non ha tradito le aspettative dei propri elettori. Vince Beppe Grillo che, con il voto degli iscritti al M5s per Stefano Rodotà, ha fatto scouting in casa del Pd. A perdere invece è tutta la classe dirigente dei democratici con relative correnti: Bersani, Prodi, Marini, D'Alema, Renzi. Un partito che è riuscito a dissipare un grande consenso elettorale, con la rivolta della base e la perdita di contatto con il Paese.
AldoGiannulli.it - Quirinale: chi ha vinto, chi ha perso

A.A.A. cercasi lavoro

> La riforma del lavoro firmata da Elsa Fornero ha rispettato i suoi due obiettivi - facilitare il licenziamento individuale nelle imprese (con più di quindici persone) e ostacolare l’abuso dei contratti di co.co.co e partita Iva -? Se per il primo, secondo i dati del Veneto Lavoro, sì può dare una risposta affermativa, per il secondo non si hanno ancora riscontri positivi. C'è sì stato un calo delle assunzioni di para subordinati dopo l'entrata in vigore della riforma nel luglio 2012, ma il dato che colpisce è l'aumento delle assunzioni per gli stessi soggetti, tra gennaio e giugno dello stesso anno. La riforma così, più che diminuirli, ha anticipato l'utilizzo di contratti co.co.co e partita Iva nel tempo.
lavoce.info - Perché calano le assunzioni?

La geografia degli inattivi, via @repubblicait #nonrassegna > twitter.com/nonleggerlo/st…

— Nonleggerlo (@nonleggerlo) 12 aprile 2013

> In Italia ci sono tre milioni di persone che non cercano più un lavoro - gli inattivi -. Dal 2007, inoltre, sono stati persi 7 punti di Pil e 600 mila occupati. La difficile situazione del mercato del lavoro in Italia sembra non avere soluzioni. O forse no? Opinionisti, giornalisti, multinazionali (come nel caso di McDonald's) propongono ai giovani italiani di scegliere lavori umili ma che, secondo loro, hanno un concreto ritorno economico. L'assunto che passa, però, è che se uno non ha lavoro è colpa sua perché non si adatta alle cosiddette logiche del mercato.
La Privata Repubblica - L'ingratitudine della choosy nation

Banche italiane, Bce e crisi 

> Nessun prestito triennale - gli Long Term Refinancing Operation - della Bce sarebbe stato rimborsato dalle banche italiane. I dati forniti da Barclays parlano chiaro. Al contrario della Spagna, nonostante le grandi problematiche della propria economia.
L'Italia è così il Paese europeo con il sistema degli istituti di credito maggiormente esposto nei confronti della Banca Centrale Europea. Per questo, il rischio che le banche italiane siano divenute  «l’anello debole della catena, sotto la tenda ad ossigeno della Bce», è probabilissimo, con tutte le conseguenze del caso. 
Phastidio.net - Rischio stigma per le banche italiane?

> Ma quanto durerà ancora la crisi economica? Le prospettive non rassicurano: la previsione per il PIL italiano del 2013 è di  -1,5% nonostante un miglioramento dei conti pubblici segnalato dagli stabili 300 punti percentuali di spread. I pagamenti dei crediti pregressi delle Pubbliche Amministrazioni allevierebbero questa situazione, ma la loro erogazione  è ostacolata da vincoli europei a cui l'Italia è sottoposta. E se le soluzioni a livello europeo non possono derivare da manovre fiscali, perché i bilanci pubblici sono bloccati, si dovrebbe decidere per manovre di tipo monetario. La priorità diventa così capire se bisogna tenere dritta la barra sui conti pubblici o se il controllo della stabilità dei prezzi sia imprescindibile.
Bimbo Alieno -  L'Euro-tunnel telescopico

Boston secondo Internet

> Perché diffondere tramite blog e social network le immagini delle vittime dell'attentato alla maratona di Boston? Ad alimentarsi ,in questo modo, solo «una vera e propria pornografia della violenza». I risultati? Un'amplificazione dell'effetto shock per le azioni criminali - facendo così il gioco degli attentatori - e il distrarre le persone dai fatti importanti ma non sensazionalistici come le persone che corrono in aiuto dei feriti.
Paolo Attivissimo - Attentato a Boston, attenzione ai link che promettono immagini drammatiche

> Le bombe a Boston e un innovativo esempio di data journalism. Thunderdome, redazione nazionale della Digital First - importante gruppo editoriale americano che ha puntato sul digitale -  subito dopo l'attentato ha classificato sul  web tutti gli atleti giunti al traguardo, nel momento dell'esplosione, per nome e provenienza. Dati spediti ad altri giornalisti che sono stati utilizzati come «fonti potenziali da raggiungere per ottenere testimonianze dirette».
Giornalismo d'altri
- Boston: datan journalism per trovare testimoni di un attentato

 

Segnala un errore

Leave a comment