Snowden e la bufala su Twitter: ma quale errore, è un giallo
6 min letturaAccade a tutti di sbagliare. Ma se è un giornalista italiano a farlo, ci sono poche possibilità che ammetta pubblicamente l'errore, ringrazi chi lo segnala e si scusi con i lettori. Il trend è noto: accade per ogni bufala diffusa dalle più prestigiose testate e agenzie online. E il caso del presunto appello all'Ecuador via Twitter della fonte dello scandalo Nsa, Edward Snowden, non fa eccezione.
I 'fatti'
In mattinata, alle 10.04 per l'esattezza, l'Ansa batte la seguente 'notizia':
++ SNOWDEN: APPELLO SU TWITTER A ECUADOR, FATEMI ENTRARE ++ POPOLO ECUADOR CHIEDI A MINISTRO ESTERI DI APRIRMI PORTE PAESE (ANSA) - BARI, 27 GIU - ''Popolo dell'Ecuador, twittate a Riccardo Patino e persuadetelo a farmi entrare nel vostro Paese!''. Lo scrive su Twitter Edward Joseph Snowden, la fonte dello scandalo del Datagate, invitando gli internauti, sia in inglese sia in spagnolo, a sollecitare il ministro degli Esteri dell'Ecuador a farlo entrare nel suo Paese. (SEGUE)
Cinque minuti più tardi, la seconda parte:
Su Twitter, Snowden ha in poco tempo raggiunto gli ottomila 'follower' che lo considerano ''un eroe'' e che lo incitano ad ''andare avanti'' anche per quella ''America sana e non corrotta che lo supporta''. Dall'Ecuador cominciano ad arrivare i primi messaggi di benvenuto: ''L'America latina e' povera, ma crediamo nella vera liberta' e sapremo aiutarti''. (ANSA)
Alle 10.30, anche l'AdnKronos scrive lo stesso:
Un appello agli ecuadoriani affinche' scrivano su Twitter al loro ministro degli Esteri, Ricardo Patino, cercando di convincerlo a fare entrare nel Paese Edward Snowden. E' quello lanciato sul social network dalla stessa 'talpa' che ha rivelato il programma Prism della National Security Agency (Nsa) americana. "Popolo dell'Ecuador - ha scritto Snowden sul Twitter - twittate @RicardoPatinoEC e sollecitatelo a farmi entrare nel vostro Paese!". (Ses/Zn/Adnkronos)
In pochi minuti, i principali siti d'informazione in Italia riprendono le agenzie e inseriscono la notizia in homepage. Qualche esempio:
Il fact-checking
Seguendo lo scandalo Nsa dal suo scoppio, ero a conoscenza del fatto che Snowden non possedesse un account Twitter. Una rapida verifica grazie all'aiuto di Alessandro Aimone e Francesco Costa (del Post) mostra che, come era anche facilmente deducibile dal contenuto dei tweet del presunto profilo di Snowden, l'account è fasullo.
In particolare, Aimone mi segnala un tweet di Glenn Greenwald, il giornalista del Guardian che ha pubblicato gli scoop di Snowden e ha condotto l'intervista che ne ha svelato al mondo l'identità, che fuga ogni possibile dubbio residuo:
Fake account ----> @EJosephSnowden
— Glenn Greenwald (@ggreenwald) June 11, 2013
Dopo una rapida ricognizione delle testate che sono cascate nella bufala, pubblico il tutto sul mio blog sulle testate locali del gruppo Espresso. Nel frattempo, Massimo Mantellini scrive lo stesso, aggiungendoci il sito del Corriere, che mi era sfuggito (quando mi sono accorto dell'errore dell'Ansa, il contenuto era già stato rimosso, scrive Mantellini su Twitter).
Segnalo l'errore ai giornali che ci sono cascati e all'Ansa.
Le reazioni
La Stampa. Marco Bardazzi, de La Stampa, è il primo a reagire, via Twitter:
.@_arianna @fabiochiusi Avete ragione, ci siamo fidati delle agenzie: ora cerchiamo di rimediare. Grazie per il prezioso factchecking
— Marco Bardazzi (@marcobardazzi) June 27, 2013
Di conseguenza, il pezzo della testata torinese cambia radicalmente:
Il lettore non è informato dei cambiamenti, e le spiegazioni sono giunte solo nei confronti di chi ha operato il 'fact-checking'.
Huffington Post. Singolare il modo in cui ritratta l'Huffington Post. Al pezzo originario
viene aggiunta una domanda, come vi fossero dubbi sull'autenticità dell'account di Snowden:
Nel corpo dell'articolo viene linkato il mio pezzo sul blog, si riporta un tweet di Costa, ma sotto la dicitura:
Ma c'è chi in rete sospetta che l'account di Snowden da cui è partita la notizia sia Fake.
Nessuna menzione del fatto che quel «chi» sia in realtà Glenn Greenwald, non un blogger italiano. C'è poi un altro dettaglio degno di nota:
La notizia ha fatto in pochi minuti il giro di tutti i giornali internazionali. E sulle agenzie, come l'Ansa.
Peccato che oltre i confini nazionali della notizia non c'è traccia.
Il Giornale. Anche il sito del quotidiano di Sallusti decide di integrare il pezzo iniziale. Nel titolo e nel sommario appare l'incredibile dubbio sollevato dall'Huffington Post, dimenticando tuttavia un punto di domanda nel primo, e con un «non» di troppo nel secondo che rende il tutto ancora più surreale:
Nel pezzo si legge:
Un appello che aggiunge mistero al mistero. Secondo il giornalista del Guardian Glenn Greenwald si tratterebbe di un profilo falso. Scorrendo indietro la timeline dell'account, infatti, l'impressione è quella che qualcuno abbia cambiato nome e avatar al proprio profilo e si stia spacciando per l'ex agente Usa.
Repubblica.it. Anche su Repubblica.it il pezzo cambia significativamente. In un paragrafo si legge:
Il Twitter falso. "Popolo dell'Ecuador, twittate a @RicardoPatino e persuadetelo a farmi entrare nel vostro Paese!". Lo scrive su Twitter Edward Joseph Snowden, la fonte dello scandalo del Datagate, invitando gli internauti, sia in inglese sia in spagnolo, a sollecitare il ministro degli Esteri dell'Ecuador a farlo entrare nel suo Paese. Ma nel giro di poche ore si è capito che si trattava di un fake rilanciato dalle agenzie di stampa, nonostante gli ottomila follower. Anche il nostro sito è caduto nell'errore, ce ne scusiamo con i lettori.
Si parla di errore, senza giri di parole; si menziona il fatto che il sito ci era cascato; e ci si scusa con i lettori. La redazione del sito di Repubblica sarà l'unica a rispondere a questo modo. Il più naturale, a pensarci bene. Ma anche il più raro.
Quelli che fanno finta di nulla. Diverse testate non cambiano il loro pezzo di una virgola. Al momento in cui scrivo, si tratta di Messaggero, Lettera43.it e Fatto Quotidiano. Per i loro lettori, Snowden ha effettivamente scritto quell'appello all'Ecuador su Twitter.
Quelli che cancellano tutto. Altri, invece, preferiscono far sparire il pezzo contenente la falsa notizia. Il Corriere, come detto, è tra questi. Così come TgCom24:
E l'Ansa?
L'agenzia che ha dato il via, con il suo errore, alla catena di omissioni, toppe peggiori del buco, scuse, inesattezze e pure e semplici falsità è l'ultima a reagire. Alle 11.17, quando la «notizia» è già stata smentita in rete, ancora scrive:
SNOWDEN: SU TWITTER, CIA FONDATA PER SUPREMAZIA DEI BIANCHI (ANSA) - BARI, 27 GIU - ''La Cia e' stata fondata per due ragioni: affermare la supremazia dei bianchi e lo spopolamento''. E' uno dei dei messaggi che Snodwen scrive su Twitter rivolgendosi ai suoi supporter dopo l'appello con il quale la talpa di Datagate ha chiesto di entrare in Ecuador. Snodwen twitta anche: ''L'America corporativa non ammettera' la propria avidita'. Far crescere la classe media non e' il loro gioco. Schiavizzare le persone comuni, questo e' il loro gioco''. Snowden, inoltre, twitta alcuni video ''sul controllo delle menti e su come alcuni provano a difendersi''; ma anche sulla ''morte misteriosa del giornalista americano Michael Hasting'', e su alcune note organizzazioni per la difesa dei diritti umani che invece ''supportano le aggressioni delle guerre umanitarie''; e ancora su come ''i tecnocrati del 'big-government' mettono a tacere l'auto elettrica in modo che la CIA possa continuare a uccidere la gente nera per il petrolio''.(ANSA)
Affermazioni sempre più improbabili, che tuttavia non suscitano dubbi nel giornalista che batte l'agenzia.
Solo alle 12.21, l'Ansa fa una parziale e grottesca marcia indietro:
SNOWDER: GIALLO SUL PROFILO TWITTER; GREENWALD, E' UN FAKE (V. 'SNOWDEN; APPELLO SU TWITTER A ECUADOR...' DELLE 10.03) (ANSA) - ROMA, 27 GIU - Giallo sul profilo twitter di Edward Snowden dal quale e' partito stamattina l'appello all'Ecuador affinche' lasciasse entrare la 'talpa' del Datagate nei suoi confini. Dopo la diffusione del messaggio, si sono diffusi su twitter i primi dubbi sull'autenticita' del profilo. L'indicazione che sia un fake proviene dal giornalista-blogger del Guardian Glenn Greenwald, che sulla sua pagina twitter ha avvertito di non fidarsi di quell'account che in breve tempo ha raccolto piu' di 8.000 follower. (ANSA).
Qualche minuto dopo, la ribattuta per l'errore nel nome del whistleblower. Ma nessuna ammissione: quello sul profilo Twitter di Snowden è un «giallo». Si fa riferimento poi a Greenwald, ma non al fatto che il suo tweet per segnalare la falsità dell'account risalga all'11 giugno; ossia, a oltre due settimane fa, quando lo scandalo era appena scoppiato. Greenwald intendeva prevenire notizie fasulle e potenzialmente capaci di mettere in cattiva luce Snowden per cose che non ha mai detto o scritto - come puntualmente verificatosi. A questo modo, diventa particolarmente opinabile anche l'osservazione per cui 8.000 follower siano stati raccolti «in breve tempo» (sono pochissimi per un profilo così popolare da oltre 15 giorni).
Conclusione: ma quale errore, è un giallo.
Tirando le somme, a scusarsi con i lettori è stata la sola redazione di Repubblica.it. Gli altri hanno preferito insinuare dubbi (inesistenti) sulla veridicità o falsità del profilo Twitter di Snowden, cambiare il pezzo in corsa senza avvertire i lettori o più semplicemente non cambiare nulla.
Troppo poco. Non stupisce dunque che dall'estero ci osservino allibiti. Come questa giornalista di Deutsche Welle:
Incredible how so many italian newspapers could spread this message from fake #Snowden Account. http://t.co/ZCowRlhhdW via @fabiochiusi
— Julia Hildebrand (@mediastico) June 27, 2013