Qualcuno ha detto “Papa”?
1 min letturaIn questi giorni di irrefrenabile passione vaticanista ho sentito un fischio nitido e forte dentro le orecchie a ogni "Abbiamo un Papa", "il Nostro Papa", "Siamo senza un Papa", "Senza governo e senza Papa", "Francesco il nostro nuovo Papa", e tutte le raccomandazioni a che il conclave tirasse fuori il nome di uno capace. Puntuale. "Noi". Come fosse un'istituzione Repubblicana e non il capo della Chiesa Cattolica. Come se lo si assegnasse per principio e cultura a tutto il Paese, di default, zitto e mangia: è tuo e te lo tieni e te lo leggi tutto anche se da anni rendi i tuoi voti al solo Lino Banfi, oggi più che mai. E i siti di news e poi i giornali a rimorchio, quando non in testa al vagone: epifanie, banneroni, homepage-abside, speciali, prime pagine da collezione e gallerie di gabbiani su comignoli "in mondovisione" - con ovvia parata di profili fake su Twitter. Per tacere di Twitter, per tacere di Porta a Porta, per tacere di Monti.
Si può comprendere l'urgenza del sentirsi parte della Storia, e sottomettere alla lista dei ricordi da antologia e degli io c'ero la propria presenza in un certo dato momento, per entrare di diritto nel club di qualcosa, forse dell'umanità. E l'urgenza dei media di raccontarlo e di stamparne la tessera prima degli altri, quando non di compiacere festanti ai passaggi di mano al tavolo dei Poteri. Però ricordo a loro e al resto del creato, con il rispetto che mi è d'obbligo, che per quanto possa suonare strano - tanto più oggi che ce n'è uno nuovo - malgrado tutto 'non credere' è ancora un'opzione percorribile.
(CIAO A TUTTI è una specie di rubrica talvolta satirica. Anzi più 'spesso' che 'talvolta'. Dipende dai feedback).