Prima di tutto due premesse:
1) Confesso subito la mia disonestà intellettuale: se avessi letto “Formigoni regala 60 milioni di euro a don Verzè”, avrei subito giudicato il Presidente della Regione Lombardia, senza se e senza ma e non avrei di certo cercato di approfondire e capire meglio per poi farmi un’idea. Vi chiedo scusa.
2) Questo articolo è una richiesta di chiarimento al Presidente Vendola, senza nessun tipo di pregiudizio (ecco sì, quello che invece avrei avuto se si fosse trattato, sempre per fare un esempio, del Presidente Formigoni), da parte di cittadini che hanno seguito la polemica in rete (sui media mainstream non ce n’è stata traccia) sulla questione del nuovo Ospedale di Taranto.
Caro Presidente Vendola, Le chiedo subito se ritiene
legittimo e “normale” da parte dei cittadini poter
sottoporre domande ai propri rappresentanti. E se abbiano diritto a una risposta. E lo chiedo per due motivi: da quando è nato il nostro gruppo (
La dignità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini) e la nostra piccola community (
valigia blu) non abbiamo fatto altro che utilizzare l’
unico strumento democratico che abbiamo a disposizione per relazionarci con le Istituzioni, rivendicando i nostri diritti: scrivere lettere, appelli e raccogliere firme.
Ebbene veniamo da esperienze abbastanza frustranti, per non dire umilianti: quando abbiamo chiesto la rettifica al Tg1 sul caso Mills perché prescrizione non è assoluzione, richiesta sottoscritta da oltre 200mila cittadini in pochissimi giorni, i vertici Rai (il Presidente della Rai Garimberti, il Presidente della Commissione di Vigilanza Zavoli, il Direttore del Tg1 Minzolini) non hanno sentito il dovere di rispondere. Così come il Presidente Fini e l’Onorevole Bongiorno e oltre 600 deputati (hanno risposto solo Rita Bernardini e Giuseppe Giulietti) quando abbiamo inviato la nostra lettera/appello, sottoscritta in 4 giorni da 12.000 persone, per permettere la discussione in aula del comma 29 della legge sulle intercettazioni.
Niente, in questo Paese nessuno risponde. Come se rispondere in qualche modo riconoscesse la validità e la forza di uno strumento di “mobilitazione” dei cittadini. E allora meglio il silenzio, l’indifferenza, così i cittadini capiscono che chiedere, scrivere, rivolgersi alle Istituzioni non serve a niente e si levano dalla testa questa velleità di far sentire la loro voce.
Il secondo motivo è, per certi versi, anche più delicato. Quando ci siamo posti alcune domande sulla questione dell’Ospedale che nascerà a Taranto, siamo stati letteralmente aggrediti: chi ci ha accusato di voler distruggere un politico promettente come Lei, chi invece di essere scesi in campo (mamma mia che brutta espressione) e di fare campagna elettorale per qualche giornale. Allora se Lei ci dirà che porre domande è legittimo e non un atto di lesa maestà, che è segno di maturità politica da parte dei cittadini - al di là delle preferenze politiche - cercare di informarsi il più possibile e dove rimangono ombre attivarsi e chiedere spiegazioni al politico di turno, ci salverà dall’aggressione di chi vuole vedere in questa nostra richiesta quello che non c’è. C’è una strana e pericolosa tendenza al fanatismo, alla mitizzazione e al proselitismo e se si muove una critica si rischia di essere stritolati. Ecco, questa è una richiesta di aiuto, ci salvi dal quasi sicuro “massacro” solo perché Le abbiamo posto delle domande :).
Siamo sicuri che
Lei ci risponderà. D’altra parte leggendo il Suo bellissimo intervento su
Internet e la rete si capisce che forse è uno dei pochi politici che ha veramente inteso cosa ci sia “sotto” questo mondo
e perché la politica in genere ne sia spaventata. Riporto qui un brano del post che mi ha particolarmente entusiasmata: “
...Sbaglia solo nel ritenere che quel qualcosa sia sotto, inteso come luogo fisico; c’è qualcosa in senso diffuso e orizzontale nel popolo, c’è una volontà e una richiesta precisa di partecipazione e di cambiamento che si esplicita e prende corpo anche attraverso internet, anche attraverso il web e i social media. E questo non è per niente chiaro a buona parte del mondo politico italiano che percepisce internet con una buona dose di diffidenza, o al meglio, come una vetrina da sfruttare nelle tornate elettorali. Probabilmente temono le potenzialità della rete, il suo carattere libero, che sfugge al controllo di chi ha reso questo Paese una Repubblica televisiva fondata sul sondaggio e sul telecomando. Forse è questa idea di libertà che spaventa, forse è la scarsa abitudine al confronto continuo a lasciare stupiti”.
La
questione in sintesi, per chi non l’avesse seguita, è la seguente: il giornalista
Gianni Lannes, direttore di
ItaliaTerraNostra porta avanti insieme alla sua redazione un’inchiesta sulla Sanità in Puglia e in particolare sul nuovo Ospedale di Taranto, il “
San Raffaele del Mediterraneo”, la cui costruzione partirà a dicembre di quest’anno, nato da una
Fondazione pubblico-privata guidata da don Verzè. Lannes, secondo il mio parere, usa toni molto polemici e aggressivi. Ma la sostanza dell’inchiesta c’è tutta e meriterebbe di essere seguita, anche perché a un certo punto della questione il Presidente Vendola minaccerà di querelare Lannes anche se poi non lo farà.
Di seguito vi segnaliamo gli articoli di Italia Terra Nostra in merito:
Gli accordi di Vendola-Verzè: scandalo o normale amministrazione?, articolo suddiviso in 9 capitoli/argomenti del giornalista Carlo Gubitosa pubblicato sul sito
Mamma, se ci leggi è giornalismo, se ci quereli è satira, secondo me riassume in modo molto lucido e, per quanto possibile, obiettivo tutta la vicenda e la polemica che ne è seguita in rete.
In particolare,
il capitolo 2 è effettivamente il punto che ci preme sottoporLe Presidente Vendola e per il quale Le chiediamo una risposta:
“Nonostante le affermazioni di Vendola, l'operazione è discutibile su vari fronti: Perché Vendola ha girato solo l'Italia alla ricerca di esperienze valide di sanità privata quando avrebbe potuto girare l'Europa cercando modelli virtuosi di sanità pubblica o aziende più competitive della Fondazione San Raffaele? Chi ci garantisce che questa struttura con una forte componente clericale nel suo DNA non imporrà un inutile accanimento terapeutico ai malati terminali? Chi ci garantisce che questa struttura offrirà la possibilità di ricorrere all'aborto nei termini consentiti per legge? Come mai la Regione Puglia è così sicura che un ospedale al 100% pubblico non potrebbe mai funzionare? Perché trasformare Taranto nel primo capoluogo di provincia italiano privato di un ospedale che sia pubblico al 100%? In base a quanto riportato dalle cronache, i due ospedali che verranno chiusi per far posto al nuovo centro di eccellenza (il SS. Annunziata di Taranto e il Giuseppe Moscati di Statte) hanno complessivamente 648 posti letto, che scenderanno a 572 nella nuova struttura. Che cosa succederà quando quei 76 letti saranno soppressi? Che interesse avrà la componente "privata" della nuova fondazione a mantenere una sanità di eccellenza (e quindi più costosa) dal momento che a Taranto non ci saranno altre strutture ospedaliere e il nuovo ospedale sarà l'unico presente sul territorio? In altre parole, che interesse ha un monopolista ad offrire il prodotto di migliore qualità al minor prezzo?”
Un ultimo quesito, ma perché
la delibera non si può visionare? A differenza delle altre delibere che si possono scaricare online, di questa si può solo scaricare
la copertina. Come mai? Quando sarà disponibile per i cittadini?
In attesa di una Sua risposta
Hasta Eyjafjallajökul siempre :D
Arianna Ciccone
©valigia blu - riproduzione consigliata
(Nella foto Arianna Ciccone e Nichi Vendola)
Aggiornamento > Mi ha scritto la Fabbrica di Nichi numero zero di Bari (ho chiesto l'autorizzazione a pubblicare la risposta): Nichi torna domani dalle vacanze, il tempo di affrontare le prime incombenze accumulate nei giorni di ferie e poi risponderà alle nostre domande :D
Anidride Carbonica
Grazie per questo bel post. Avevo anch'io gli stessi dubbi. Spero che alle vostre domande "professionali" seguano risposte esaurienti. Buona giornata. http://tinyurl.com/3ymretk
Nibbio
Ottimo post. Vedremo se corrisponderà un'ottima risposta. In caso negativo, forse sarà giunto il momento di lasciare questo Paese. Non me la sento di fare il Don Chisciotte ad oltranza...
Roberto De Giorgi
Bel post ed ottimo tono. Risposta dovuta. Io essedo di Taranto una informazione la posso dare. Il San Raffaele qui c'è già da venti anni ed è la cittadella della carità costruita dall'arcivescovo Motolese anche i soldi del salario sociale dei dipendenti Italsider. L'area per l'ampliamento è una donazione che il San Raffale ha avuto ed è di fronte alla attuale struttura. Questo spiegherebbe a mio modesto avviso il perchè si sceglie questa società e non un altra. Comunque la risposta del presidente è dovuta.
Alice Cittone
Lo sapete vero che è tutta una bufala questa cosa di Terra Nostra? http://www.agoravox.it/La-bufala-dell-affare-Vendola.html
arianna
alice ti sei accorta che questo articolo è linkato nel post?
daniele spagli
http://pbc-puglia.blogspot.com/2010/08/18-agosto-2010-una-cittadina-qualsiasi.html
arianna
sai qual è il problema che abbiamo di fronte daniele? dalla discussione che io ho avuto con alice su facebook ho capito che qui corriamo il pericolo di non credere più a niente, di non mettere più niente in discussione e questa testimonianza potrebbe benissimo essere interpretata da Alice come la volontà di qualcuno per sabotare Vendola. Questo è il pericolo dell'atteggiamento fideistico che io ho provato a segnalare.
daniele spagli
Il pericolo di fare il gioco di un altro esiste sempre... io non sono andato in Puglia a cercare la delibera, quindi non so se la cosa è vera... riporto solo la testimonianza come spunto di riflessione. Io non condanno nessuno, ne voglio trarre conclusioni affrettate, ne su Vendola, ne su Lannes... a ben riflettere mi sembra che ognuno abbia le sue colpe, è proprio per questo che è necessario far chiarezza, e questo suppongo vendola lo sappia molto bene... il fatto che la risposta non arrivi o che necessiti di tanto tempo non è purtroppo buon segno... ma spero di sbagliarmi, perché Vendola non è un cretino, mi piacerebbe anche che non fosse solo tanta immagine e poca correttezza. Anche di Veltroni mi piacevano alcune parole... poi per fortuna lessi il suo programma e mi resi conto in tempo della sua pochezza. Uno degli aspetti fondamentali del Berlusconismo è proprio il mettere l'elettore nella condizione di riversare tutte le proprie aspettative in una persona... qualcuno capace di riuscire, magari laddove non siamo riusciti noi con le nostre forze. La forza di una democrazia invece è il lucido interesse costante ed in prima persona verso la cosa pubblica. Mi piace il fatto che Vendola abbia ben chiaro questa cosa... mi piace molto meno il poco interesse a rendere trasparente l proprio operato.
Gianni Perilli
Le risposta di Vendola a "Italia Terra Nostra" di Lannes: http://www.nichivendola.it/sito/mcc/informazione/sul-san-raffaele-del-mediterraneo.html Direi che aggiunge poco a tutto quello che già avevamo raccolto precedentemente su FB. L'unica "nota stonata" mi sembra la risposta sui rapporti Don Verzè-Berlusconi: Andreotti diceva che "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"... Io mi rifiuto di farmi condizionare dal pensiero di Andreotti: resto sui fatti e quella domanda di Lannes non sposta di una virgola le considerazioni sulla validità del San Raffaele quale partner privato dell'operazione e sull'opportunità di quella operazione proprio in un territorio come quello tarantino.
daniele spagli
Ho appena notato come la delibera 1154/2010 è stata messa on line e.... come c'era da aspettarci non era poi tutto quel granché. Sembra che i dati interessanti potrebbero trovarsi tra gli allegati della delibera 331/2010 (probabilmente lettera L). Unica nota di rilievo (che però non so se sia importante) è che Vendola ha ricevuto delega per firmare l'atto di costituzione della fondazione San Raffaele del Mediterraneo. Messa così, sembra che la delibera 331 abbia approvato uno schema di statuto della fondazione, che abbia approvato le modalità di gestione del periodo transitorio (cosa immagino molto importante) e pure i dettagli del leasing in costruendo (anche questo immagino molto importante). Su queste basi si da mandato a Vendola di costituire la fondazione San Raffaele, probabilmente dandogli ampio margine di libertà riguardo la stesura definitiva dello statuto. A prima vista non c'è poi così tanto di scandaloso... solo che manca ancora all'appello la delibera 331, che dovrebbe contenere lo schema di statuto e le regole del periodo transitorio. Per contro si trova la delibera 1447/2009 che acquisisce il progetto sanitario e fa partire tutte le procedure del caso per dare le risorse necessarie al progetto. Ci sono anche tutti gli allegati del caso nel numero del bollettino ufficiale 135 del 31/08/2009 Insomma se c'è qualcuno più sgamato di me in questioni burocratiche e che vuol dare un'occhiata alla faccenda questi sono i link: http://www.regione.puglia.it/index.php?page=delibere&opz=view&id=714 http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&anno=xl&file=N135_31_08_09.pdf